La UNI/PdR intende dettagliare gli aspetti funzionali a rappresentare, all’interno di un digital badge, in modo esauriente, chiaro e accurato quanto acquisito dalle persone a valle della partecipazione ad attività che hanno contribuito allo sviluppo o al consolidamento di conoscenze e competenze.
Le indicazioni qui di seguito fornite possono interessare tutti i soggetti che a vario titolo concorrono alla generazione di competenze e che ci tengono a introdurre modelli digitali idonei a facilitare l’identificazione, la tracciabilità e le evidenze a supporto degli apprendimenti acquisiti nei diversi contesti formativi/lavorativi e/o esperienziali delle persone.
Un elenco, indicativo e non esaustivo, di parti interessate all’uso dei badge comprende: Pubbliche Amministrazioni regionali e locali; Scuole e Università pubbliche e private; Enti coinvolti nel processo di riconoscimento delle qualifiche professionali e nella valutazione e certificazione dei risultati dell’apprendimento; Centri di Formazione Professionale; Associazioni Professionali, Ordini e Collegi; Aziende e datori di lavoro; Rappresentanze Sindacali; Camere di Commercio, industria e artigianato; Servizi per l’impiego; Organizzazioni giovanili; Operatori socioeducativi; Organizzazioni non profit; Organizzazioni della società civile.
Nota procedurale
La prassi di riferimento è stata elaborata dal Tavolo “Linee guida per la rappresentazione di contenuti e allegati ai Digital Badge per la descrizione di conoscenze, competenze e abilità delle persone” condotto da UNI e costituito da:
Franco Chiaramonte - Project Leader (consulente IQC srl), Monica Trippodo (IQC srl), Ludovica Matarazzo (Assolavoro), Paola Manoni (Commissione Tecnica UNI “Documentazione e informazione”), Marco Mantoan (ANFIA), Marcello Bogetti (SAA School of Management - Università di Torino), Mauro Boati (Assolavoro).