La norma specifica un metodo per la determinazione del cromo esavalente [Cr(VI)] e del cromo trivalente [Cr(III)] nell'acqua mediante cromatografia liquida con spettrometria di massa al plasma ad accoppiamento induttivo (LC-ICP-MS) dopo pretrattamento di chelazione. Questo metodo è applicabile alla determinazione del Cr(VI) e del Cr(III) disciolti in acque reflue, superficiali, sotterranee o potabili da 0,20 μg/l a 500 μg/l di ciascun composto come massa di cromo (Cr). I campioni contenenti Cr in concentrazioni superiori all'intervallo di lavoro possono essere analizzati dopo un'adeguata diluizione del campione.