La norma specifica un metodo per la determinazione del cloro libero e cloro totale in acque, applicabile sia all'analisi in laboratorio che a prove in campo. Il metodo è basato sulla misura dell'assorbanza del complesso DPD di coloro rosso mediante un fotometro, oppure confrontando l'intensità di colore prodotta con una scala di riferimento che deve essere regolarmente tarata.
Il metodo è adeguato per l'analisi di acque destinate al consumo umano e altri tipi di acque, nelle quali siano presenti a concentrazioni non determinabili o ininfluenti altri alogeni quali bromo, iodio o altri agenti ossidanti.
Le acque di mare e acque contenenti bromo e iodio costituiscono un gruppo per il quale devono essere seguite specifiche procedure.
Il metodo è applicabile a concentrazioni compresi, ad esempio, da 0,0004 mmol/l a 0,07 mmol/l (vale a dire da 0,03 mg/l a 5 mg/l) espresso come cloro totale (Cl2).
Per concentrazioni più elevate si dovrà procedere ad una diluizione del campione in esame.
Normalmente, il metodo è applicato come metodo “in campo” utilizzando fotometri portatili e reagenti disponibili in commercio pronti per l'uso.