La norma specifica la determinazione della domanda biochimica di ossigeno delle acque mediante diluizione e inoculo con inibizione della nitrificazione dopo 5 o 7 giorni di incubazione.
È applicabile a tutte le acque con domanda biochimica di ossigeno solitamente compresa tra 1 mg/l e 6.000 mg/l. Si applica in particolare alle acque reflue, ma è adeguata anche all'analisi di acque naturali.
Per una domanda di ossigeno biochimico maggiore di 6000 mg/l di ossigeno, il metodo è ancora applicabile, ma è necessario prestare particolare attenzione alla rappresentatività del sottocampionamento per la preparazione delle diluizioni. I risultati ottenuti sono il prodotto di una combinazione di reazioni biochimiche e chimiche in presenza di materiale vivente che presenta solo una riproducibilità occasionale. I risultati non hanno il carattere rigoroso e inequivocabile di quelli risultanti, ad esempio, da un singolo processo chimico ben definito. Tuttavia, i risultati forniscono un'indicazione dalla quale è possibile stimare la qualità delle acque.