La norma specifica i metodi per analisi in flusso continuo per la determinazione di ortofosfato in un intervallo di concentrazione compreso tra 0,01 mg/l e 1,00 mg/l (espresso come P), e di Fosforo Totale in un intervallo di concentrazione tra 0.10 mg/l e 10.0 mg/l (espresso come P). Il metodo comprende la digestione dei composti fosforo-organici e l'idrolisi dei composti polifosfati inorganici, eseguiti sia manualmente come descritto nella ISO 6878 e nei riferimenti [4], [5] e [7], o mediante una unità integrata di digestione ultravioletta (UV) e idrolisi.
Il documento è applicabile a diverse tipologie di acque, quali acque sotterranee, potabili, superficiali, eluati e acque di scarico. L'intervallo di applicazione può cambiare al variare delle diverse condizioni operative.
Il metodo è applicabile anche alle acque di mare, con una differente sensibilità, adattando la fase mobile e le soluzioni di taratura alla salinità dei campioni.
L'analisi può essere condotta utilizzando cuvette da 10 a 50 mm, in dipendenza dell'intervallo di concentrazioni desiderato. Possono essere usate celle a flusso capillare (LCFC) da 250 mm a 500 mm di lunghezza al fine di ottenere la massima sensibilità. In ogni modo il metodo non è validato per queste due modalità. Potrebbero essere necessarie a tale proposito modifiche nella sensibilità e nelle soluzioni di taratura.
Alcuni esempi di sistemi CFA sono riportati nell'appendice A. I dati prestazionali derivanti da circuiti interlaboratorio sono presentati nell'appendice B. L'appendice C fornisce informazioni sulla determinazione di P-Ortofosfato e P-totale mediante CFA e riduzione con Stagno (II) cloruro.
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