La norma descrive una procedura per l'identificazione di singoli pesci e di filetti di pesce a livello di genere o specie.
L'identificazione delle specie ittiche viene effettuata mediante amplificazione PCR di un segmento del gene mitocondriale del citocromo b (cytb) o del gene della citocromo c ossidasi I (cox1, sin. COI) o di entrambi, seguito dal sequenziamento dei prodotti della PCR e successivo confronto della sequenza con le sequenze depositate in database pubblici. Il metodo consente l'identificazione di un gran numero di specie di pesci rilevanti dal punto di vista commerciale.
La decisione se utilizzare, per l'identificazione dei pesci, il segmento del gene cytb o del gene cox1, o entrambi, dipende dalla specie ittica dichiarata, dall'applicabilità del metodo PCR per la specie ittica dichiarata e dalla disponibilità di sequenze da comparare nei database pubblici.
Questo metodo è stato validato con successo su filetti di pesce fresco, tuttavia l'esperienza di laboratorio dimostra che può essere applicato anche ai prodotti trasformati, per es. campioni affumicati a freddo, affumicati a caldo, salati, surgelati, cotti, fritti, fritti in immersione.
Questo documento di solito non è adatto per l'analisi di alimenti altamente trasformati, per es. scatolette di pesce, con DNA altamente degradato, in cui le lunghezze dei frammenti non sono sufficienti per l'amplificazione degli ampliconi target. Inoltre, non è applicabile a prodotti ittici complessi contenenti miscele di due o più specie di pesci.