La prassi di riferimento definisce criteri utili a conseguire e mantenere un assetto organizzativo, amministrativo e contabile delle PMI identificando il percorso che possa condurre ad una valutazione di adeguatezza di detto sistema.
La prassi di riferimento, in particolare, prevede l'individuazione di procedure, strumenti, risorse e precauzioni, utili a gestire, sorvegliare e monitorare la vita delle Organizzazioni definite PMI - Piccole e Medie Imprese.
L'assetto di un'impresa costituisce, in altri termini, la struttura portante dell'attività economica e per tale motivo l'art. 2086 c.c. ne richiede l'adeguatezza, anche ai fini del tempestivo rilevamento di un eventuale stato di crisi e dell'introduzione di correttivi idonei a salvaguardare la continuità dell'impresa. Il citato articolo stabilisce che l'adeguatezza debba essere in relazione alla natura ed alle dimensioni dell'impresa ma, per una corretta gestione della realtà economica, si ritiene che la valutazione debba avvenire tramite un raffronto fra le caratteristiche dell'assetto e le strategie che la Governance ha deliberato di attuare, e, in tal modo, assumendo con consapevolezza i rischi connessi alle proprie scelte.
Nota procedurale:
La presente prassi di riferimento è stata elaborata dal Tavolo UNI/PdR “Linee guida per un adeguato assetto organizzativo, amministrativo e finanziario delle imprese”, condotto da UNI, e costituito dai seguenti esperti:
Marcella Caradonna - Project Leader (ODCEC Milano), Matteo De Lise (ODCEC Napoli), Corrado Ferriani (ODCEC Milano), Antonio Fortarezza (ODCEC Milano), Fioranna Negri (ODCEC Milano), Maurizio Podico (Università degli Studi di Parma).